Michele Polga è un sassofonista moderno e rispettoso della tradizione, che fa rivivere secondo schemi contemporanei. È un compositore interessante e improvvisatore capace, dotato di un fraseggio fluido ed efficace.
Si diploma in sassofono al conservatorio di Bologna e in musica jazz a quello di Trento con Franco D’Andrea. Frequenta i seminari estivi di Siena Jazz e vince una borsa di studio IASJ (International Association School of Jazz) per un workshop che si tiene al Berklee College of Music di Boston (2001). Da allora si costruisce un’interessante carriera collaborando come leader e sideman con nomi altisonanti del jazz italiano ed internazionale. (dal Dizionario del jazz italiano di Flavio Caprera Ed. Feltrinelli)

Durante la sua carriera ha suonato con molti musicisti importanti: Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Roberto Gatto, Carla Bley, Steve Swallow, Maria Schneider, Eliot Zigmund, Ferenc Nemeth, Paul Jeffrey, Ben Riley, Dick Oatts, Charlie Persip, Sam Yahel, Ugonna Okegwo, Anthony Pinciotti, Spike Wilner, Tyler Mitchell, John Riley, Jay Anderson, Dee Dee Bridgewater e molti altri.

Ha partecipato come leader e come side-man di varie formazioni musicali a festival internazionali e nazionali, tra i quali: Cully Jazz Festival (Cully, CH); JZ Spring Festival (Shanghai, Cina); Jazz y Ratushi (Minsk, Bielorussia) Italian Jazz Masters (Bratislava); Skopje Jazz Festival (Macedonia);Umbria Jazz Winter (Orvieto); Umbria Jazz(Perugia); Torino Jazz Festival; Met Jazz (Prato); Roma Jazz Festival; Trieste Loves Jazz; “Rumori Mediterranei” Roccella Jazz Festival (Roccella Ionica) e altri.

Ha suonato nei più importanti jazz club, tra i quali: Smalls (New York, Usa); NuBlu (New York, USA); Bar Lunàtico (Brooklyn, NY); Epistrophy Cafè (New York, USA); Ronnie Scott’s (Londra); JZ Jazz Club (Shanghai, Cina), Unico Club (Shanghai, Cina); Satchmo (Maribor, Slovenia), Alexander Platz (Roma); Il Torrione (Ferrara); La Cantina Bentivoglio (Bologna) e molto altri.

Ciò che distingue Michele Polga, in una scena jazzistica internazionale molto ampia, è la sua capacità di “fraseggiare” e la coerenza dei suoi assoli. Tra i suoi colleghi italiani, si distingue per la sua capacita di tradurre in chiave moderna la tradizione, il livello elevato delle sue prestazioni e per l’originalità delle sue composizioni. Questi aspetti lo hanno inserito in un gruppo di musicisti che danno performance uniche in tutto il mondo.

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