“Suoneremo…tempo permettendo…” : nasce così il nome del gruppo, quasi per gioco durante un concerto estivo improvvisato all’approssimarsi di un temporale e, “tempo permettendo”, sono numerosi gli amici che hanno condiviso il progetto nato da un’idea di Beppe Calamosca e Carlo Sacchi. Nomi di primo piano del jazz italiano e due autentici “mostri sacri” del jazz d’oltreoceano come Jeff Gardner e Mike Rodriguez. C’è un album autoprodotto, datato 2002, «I’m through with love» e finalmente, oggi, un lavoro più maturo e regolarmente distribuito, che sa incrociare stili e linguaggi diversi, «Forever and a day» appunto, firmato da un quintetto compatto ed omogeneo, che ha nell’eccellente trombonista Beppe Calamosca – pedina fondamentale di molte big–band italiane, come la T.Monk Big Band di Marcello Tonolo, così come della Carla Bley Big Band, di cui è da qualche anno addirittura primo trombone – il suo più attivo rappresentante. Ci sono le note struggenti di Ballata per un conte, scritta da Calamosca – che qui suona la fisarmonica – in ricordo dell’amico Corrado, il jazz d’atmosfera di Vince’s Mood, un’altra composizione del trombonista, ma anche la delicatezza di Forever and a day segnata, come Last chance dance, dall’eleganza di Jeff Gardner, pregevole pianista e compositore newyorkese, classe 1953, allievo di Jaki Byard e John Lewis, che dal 2002 vive in Brasile. Ci sono ancora l’energia a tutto sax di Pearson(g), contributo dato al quintetto dal tenorsassofonista Michele Polga, ormai non più jazzista emergente, ma una delle più confortanti realtà del giovane jazz italiano, la misurata compostezza di Waltz 10 e la gioiosa nostalgia di A strollin’ in 52nd street, firmate ancora da Gardner, che omaggia quindi l’amico Calamosca con la scherzosa In a Beppetone. C’è infine l’ipnotico ostinato ritmico di Tempo Permettendo, brano del contrabbassista Lorenzo Calgaro che dà il nome al gruppo. I nove brani dell’album compongono un quadro dalle più diverse sfaccettature, ma all’interno del quale ogni musicista ha saputo garantire la propria pennellata d’autore, così da poter raccontare un percorso avvincente, che ha in ogni sua tappa una preziosa gemma. Tempo permettendo, naturalmente…