Track List
1. Memories of the future
2. 4L
3. Both hands
4. Disculpa
5. Night and day
6. One for Cedar
7. Odd and sunny
8. I hear a rhapsody
Track List
1. Memories of the future
2. 4L
3. Both hands
4. Disculpa
5. Night and day
6. One for Cedar
7. Odd and sunny
8. I hear a rhapsody
VINCENZO LUCARELLI
Double Check (Calogola Records) 2009
Vicenzo Lucarelli (piano)
Michele Polga (tenor sax)
Gerardo Bartoccini (double bass)
Armando Sciommeri (drums)
tracks: on 1/2/4/7
Vicenzo Lucarelli (piano)
Giambattista Gioia (trumpet)
Mauro Verrone (alto sax)
Michele Polga (tenor sax)
Marco Loddo (double bass)
Max De Lucia (drums)
tracks: 3/5/6/8
Vincenzo Lucarelli, romano, classe 1971, inizia a studiare piano jazz nel 1987 e nel 1994 frequenta i corsi di Siena Jazz sotto la guida di Mauro Grossi. Nel 1998 vince una borsa di studio che gli consente di frequentare la Manhattan School di New York, conseguendo nel 2001 il Bachelor of Music. Prima di rientrare in Italia registra a Lubiana con il contrabbassista Matej Hotko l’album «Road people». Incide nel 2003 a Roma il suo primo disco da leader, «New cycle mood», per Splasc(h), in quintetto con, fra gli altri, Daniele Tittarelli al sax alto. Suona in molti festival, anche all’estero, e nell’estate 2007 decide finalmente di tornare in studio di registrazione, scegliendo di alternare un classico quartetto con sax tenore ad un sestetto, in cui si aggiungono tromba e sax alto, di gusto più marcatamente boppistico. Mentre cambiano le coppie ritmiche, l’unico solista presente in entrambe le sedute, oltre al leader naturalmente, è il tenorsassofonista vicentino Michele Polga. Il titolo, «Double check», viene dagli anni passati alla Manhattan School. Ricorda lo stesso Lucarelli nelle note di copertina: “.. era la mia insegnante di humanities ad utilizzare quest’espressione ogni volta che, durante le lezioni, sorgeva qualche dubbio. E così il termine “double check” è diventato parte del mio vocabolario ed è un’azione che compio spesso nel mio lavoro… dopo aver scritto un brano originale o un arrangiamento … ci torno sopra dopo averlo suonato per qualche giorno od a volte anche per qualche settimana, e ne scrivo una versione definitiva… L’ho utilizzato pensando soprattutto al doppio sound–check che è stato necessario per realizzare il disco: uno per il quartetto ed uno per il sestetto”. Sei composizioni del leader e due standard (Night and Day, I hear a rhapsody, eseguiti entrambi con la formazione allargata), danno la misura di un eccellente pianista ma non solo, di un musicista ormai maturo ed originale, anche se inevitabili sono i riferimenti ai maestri. Fra i brani originali meritano di venire ricordati almeno la lirica Memories of the future, in quartetto, omaggio alla musica di Wayne Shorter, e l’incisiva One for Cedar, in sestetto, che come il titolo lascia chiaramente intendere è dedicata a Cedar Walton, che Lucarelli ha scoperto grazie anche ai suggerimenti di Michele Polga.