RICCARDO CHIARION QUARTET
Sirene (Caligola Records) 2012

1. Guardando / In fuga (medley)
2. Falsopiano
3. Dilemma;
4. Domani
5. Namòs
6. Sirene
7. Gufo
8. Partire

All compositions by Riccardo Chiarion

Michele Polga (tenor sax)
Riccardo Chiarion (electric guitar)
Stefano Senni (double bass)
Luca Colussi (drums)

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REVIEWS

Riccardo Chiarion, goriziano classe 1974, é un chitarrista completo e raffinato, per questo assai richiesto, ma anche un apprezzato insegnante. Partito come autodidatta, ha poi approfondito gli studi jazzistici con Glauco Venier al Conservatorio di Trieste, dove si è laureato. Ha inciso alla fine degli anni ’90 in trio con RobertoFranceschini e Luca Colussi, contribuendo poco dopo alla costituzionedi Namòs, quintetto di giovani musicisti friulani che nel 2005 ha registrato per Artesuono «Sestante», disco che contiene un brano a tempo medio, dal tema lungo ed articolato, che lì ha dato il nome al gruppo e qui viene riproposto con efficacia. Ha quindi collaborato con jazzisti del calibro di Kenny Wheeler, John Taylor, Martin France, Chris Laurence, ed ha militato per tre anni nel quartetto di Pietro Tonolo. Dopo aver impreziosito le nostre produzioni «Watch your step» (Nicola Fazzini), «Decantando» (Federica Santi), «Bricolage» (Mauro Darpin), ed aver partecipato all’importante progetto «Glauco Venier suona Frank Zappa», Chiarion firma finalmente il suo primo vero album da leader. In anni in cui il disco diventa spesso poco più di un biglietto da visita, «Sirene» appare invece un’opera matura, il coronamento di un lungo percorso formativo che i suoi molti estimatori da tempo attendevano. Anche la scelta dei componenti del quartetto, compatto ed equilibrato, si rivela azzeccata. Se con l’amico Luca Colussi non ci potevano essere problemi, il profondo contrabbasso di Stefano Senni, così come il personale sax tenore di Michele Polga contribuiscono in modo decisivo alla riuscita dell’incisione. Vengono proposte otto composizioni, tutte firmate dal leader, che ci aiutano a conoscere meglio il suo neo–bop aperto dal sapore modale, capace di passare dagli aromi coltraniani della ballad d’apertura, Guardando – che si mescola in una medley a In fuga, vicina invece al clima Blue Note anni ’60 – al brano che dà il titolo all’album, un tempo veloce che mette in luce il fantasioso drumming di Colussi. Il chitarrista di Gorizia privilegia i “medium”, contraddistinti da lunghe esposizioni tematiche ed incisi sempre molto efficaci, ma anche da una certa complessità ritmica, mascherata dalla grande fluidità del fraseggio: sono tali Falsopiano, Dilemma, ed il brano finale, Partire, preso su un ritmo latino, che lascia spazio ad assoli molto ispirati di Michele Polga e dello stesso Chiarion.