OTELLO SAVOIA “DISPAIR” QUINTET
Cromosoma Alfa (Caligola Records) 2011

1. Arabesque
2. Her Birthday
3. Jungle Trip
4. Poulette
5. Roar
6. Il ritorno
7. Circle Game
8. Splatter
9. Waltzin’
10. Di riffa o di raffa
11. Dans le ventre du Souk
12. Requiem For Pedro
13. Un giorno, forse…

All compositions by Otello Savoia

Otello Savoia – double bass and acoustic guitar, comp.
Dario Volpi – guitar and loop
Francesco Bearzatti – tenor sax and clarinet
Michele Polga – tenor sax
Franco Dal Monego – drums

REVIEWS

Rimanda alle immagini di un gran bazar, con la sua folla, i suoi colori, i suoi odori, la sua confusione, Cromosoma Alfa, l’ultima fatica discografica del contrabbassista e compositore bresciano Otello Savoia. Non solo perché l’undicesima traccia è significativamente intitolata “Dans le ventre du souk” ma perché il disco è davvero un viaggio nella (con)fusione stilistica, in un crogiuolo di sonorità e di atmosfere che può stordire come l’effluvio proveniente da spezie diverse.

L’iniziale “Arabesque” è una moderna “Caravan” dall’incedere ipnotico con i due sax di Michele Polga e Francesco Bearzatti che attraversano il tema con ricchezza timbrica e originalità di fraseggio. In “Jungle Trip” la chitarra di Dario Volpi ci avvicina ai territori di una fusion che flirta con un jazz metropolitano che non disdegna graffi free. “Poulette” è una delicatissima ballad un po’ nostalgica, un po’ malinconica e dolcissima. “Roar” sembra uno spaccato della New Orleans degli anni ruggenti con il clarinetto di Bearzatti in evidenza. “Splatter” è tutto un fregolio elettrico, ritmi spezzati, chitarre distorte, il contrabbasso che pulsa groove e un che di inquietante nell’aria. “Waltzin'” è un tre quarti gentile e sereno, un oasi di pace e di tranquillità in mezzo a cotanto trambusto…

Insomma c’è da perdere la testa ma Otello Savoia è un leader autorevole e i suoi compagni di viaggio, musicisti aperti e curiosi, si muovono con molta naturalezza all’interno delle diverse situazioni sonore che si vengono a creare. Il contrabbassista cita tra i suoi amori musicali il grande Charlie Haden. Ecco il filo conduttore, il collante che permette a Cromosoma Alfa di materializzarsi come lavoro compiuto e organico è il sottile understatement che lo pervade, un “profilo basso” che dietro semplicità e facilità comunicativa nasconde un mondo espressivo ricco e affascinante.